OLBIA. L'associazione Argonauti promuove una serie di incontri sulla fotografia che si terranno presso il Politecnico Argonauti nel corso dei prossimi mesi. Aprirà il programma, lunedì 29 gennaio, alle ore 18.30 il grande fotoreporter di Spoleto Ugo Panella, autore di grandi reportages in tutto il mondo. Panella sarà poi il giorno successivo nella rinnovata biblioteca dell'istituto tecnico Attilio Deffenu di Olbia, dove incontrerà gli studenti nell'ambito dei percorsi di orientamento e P.C.T.O.
Davide Caglio, Costa Smeralda, un viaggio fra gli eventi e le personalità del dorato modo di Porto Cervo, Cala di volpe e dintorni, dove Davide ha lavorato per tanti anni. Antonio Satta, Gavino Sanna, Cronache, i due più rappresentativi, fotoreporter locali si racconteranno a partire dai fatti più importanti degli ultimi anni, dalla cronaca allo sport al costume.
Marco Loi, Breve storia del collodio umido e le avventure di Carleton E. Watkins, Marco Loi, fotografo, grande conoscitore delle antiche tecniche, ci condurrà in un viaggio affascinante alla scoperta del grande fotografo americano che utilizzando il collodio umido produsse la prima ricostruzione fotografica del "Far West" americano.
Il programma proseguirà con i seguenti incontri:
Antonello Zappadu, Cocaina, un reportage molto accurato del fotografo olbiese in Colombia, nazione dove lui è stato a lungo residente.Davide Caglio, Costa Smeralda, un viaggio fra gli eventi e le personalità del dorato modo di Porto Cervo, Cala di volpe e dintorni, dove Davide ha lavorato per tanti anni. Antonio Satta, Gavino Sanna, Cronache, i due più rappresentativi, fotoreporter locali si racconteranno a partire dai fatti più importanti degli ultimi anni, dalla cronaca allo sport al costume.
Marco Loi, Breve storia del collodio umido e le avventure di Carleton E. Watkins, Marco Loi, fotografo, grande conoscitore delle antiche tecniche, ci condurrà in un viaggio affascinante alla scoperta del grande fotografo americano che utilizzando il collodio umido produsse la prima ricostruzione fotografica del "Far West" americano.
Tutti gli incontri si svolgeranno al Politecnico Argonauti e verranno annunciati volta per volta con l'indicazione degli orari e delle giornate.
Ugo Panella.
Nato a Spoleto inizia la carriera di fotogiornalista documentando i conflitti del Centro America alla fine degli anni '70 e, in particolare, la guerra civile in Nicaragua e più tardi, quella in Salvador. La passione per la fotografia di denuncia e impegno civile, lo ha portato in tanti luoghi del mondo dove la vita quotidiana è fatta di violenze, senza alcun rispetto per la dignità umana.
Ha raccontato la vita negli slums di Nairobi; la fatica di migliaia di uomini che con la forza delle braccia e per pochi dollari al giorno, smantellano le navi da cargo in disuso, nel porto di Chittagong, nel golfo del Bengala;la vita di un cimitero del Cairo, abitato da un milione di senzatetto, che hanno fatto delle tombe la loro casa. Nel 1999, in collaborazione con Renata Pisu, inviata esteri di Repubblica, ha realizzato un lungo reportage in Bangladesh sulla condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall'acido solforico. Questo lavoro è stato pubblicato dalle maggiori testate internazionali e ha portato all'attenzione del mondo un problema del tutto ignorato fuori dal Paese d'origine. Il suo lavoro lo ha portato in Albania, Centro e Sud America, in particolare in Argentina dove ha realizzato reportages per D" Repubblica delle donne" sull'emergenza economica, gli scioperi e sui "cartoneros". Inoltre, India, Sri Lanka, Filippine, Sulawesi, Cipro, Palestina, Oman, Somalia, Etiopia, Sud Africa, Kenya, Afganistan, Iraq. Nel 2001 ha lavorato per mesi al fianco di I.M.C. (international medicai corps) per documentare in Sierra Leone il recupero dei bambini soldato, e con Handicap International sui campi profughi per i mutilati dai soldati della RUF. In Italia ha realizzato un lungo lavoro nell' Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, in calabria che è diventato un progetto articolato, un libro e una mostra fotografica itinerante, dal titolo "In direzione ostinata e contraria". Segue e documenta in Afghanistan i progetti della Fondazione Pangea Onlus che ogni anno incrementa gli aiuti alle donne in difficoltà da una guerra che dura da oltre 40 anni. Ha intrapreso un nuovo cammino al fianco di VIDES Onlus in Africa Equatoriale e nei paesi più segnati dalle emigrazioni forzate. Mali, Gambia e Nigeria sono i luoghi da cui partono migliaia di disperati in cerca di un futuro meno complicato in viaggio verso le coste del Mediterraneo. In Italia collabora con BAMBINI in EMERGENZA documentando le loro case accoglienza sparse per la penisola e che accolgono bambini in difficoltà nelle loro famiglie d'origine. Attualmente, collabora con Soleterre Onlus in occasione dell'apertura a Taranto di un centro per trapianto di midollo a favore dei bambini colpiti da leucemia.© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione