OLBIA. Si torna a casa con un punto e la reazione, quella che serviva, al passo falso di Carrara. Al "Sinigaglia" di Como l'Olbia dimostra di essere viva e combattiva, ma anche ancora troppo sciupona. Il pareggio per 2-2 colto sul campo di una delle pretendenti alla vittoria finale del campionato ha il gusto di quelle imprese impostate ma rimaste in potenza.
Un sapore agrodolce perché l'Olbia, che si è espressa su livelli tecnici forse mai toccati in stagione, nella ripresa, in superiorità numerica, ha avuto l'occasione ghiotta per portarsi in vantaggio e mettere una serie ipoteca sulla vittoria. Sul guantone di Facchin, però, si è spenta quell'opportunità che Udoh aveva prima procurato (fallo subito in area) e poi vanificato facendosi parare il calcio di rigore.
L'Olbia vista a due passi dal Lago è stata, come detto, una delle più apprezzabili di questo primo scorcio. Scesa in campo con una linea difensiva a quattro, la squadra ha offerto una prestazione di grande qualità e sostanza, facendosi ammirare per la capacità di palleggio mai fine a se stesso, sempre concepito per cercare quella giocata in verticale che ha mandato spesso fuori giri la retroguardia lariana. I locali, del resto, non sono stati a guardare e hanno saputo far male soprattutto sulla fascia sinistra con le sortite di Gatto e Iovine. Al vantaggio propiziato allo scoccare del 15' da un ispiratissimo Giandonato con un astuto cross calciato con potenza verso l'area e impattato fatalmente dalle ginocchia di Bovolon, gli ospiti hanno risposto con la rasoiata di Terrani che al 25' ha rimesso in parità il risultato.
Un sapore agrodolce perché l'Olbia, che si è espressa su livelli tecnici forse mai toccati in stagione, nella ripresa, in superiorità numerica, ha avuto l'occasione ghiotta per portarsi in vantaggio e mettere una serie ipoteca sulla vittoria. Sul guantone di Facchin, però, si è spenta quell'opportunità che Udoh aveva prima procurato (fallo subito in area) e poi vanificato facendosi parare il calcio di rigore.
L'Olbia vista a due passi dal Lago è stata, come detto, una delle più apprezzabili di questo primo scorcio. Scesa in campo con una linea difensiva a quattro, la squadra ha offerto una prestazione di grande qualità e sostanza, facendosi ammirare per la capacità di palleggio mai fine a se stesso, sempre concepito per cercare quella giocata in verticale che ha mandato spesso fuori giri la retroguardia lariana. I locali, del resto, non sono stati a guardare e hanno saputo far male soprattutto sulla fascia sinistra con le sortite di Gatto e Iovine. Al vantaggio propiziato allo scoccare del 15' da un ispiratissimo Giandonato con un astuto cross calciato con potenza verso l'area e impattato fatalmente dalle ginocchia di Bovolon, gli ospiti hanno risposto con la rasoiata di Terrani che al 25' ha rimesso in parità il risultato.
Gli spunti e i guizzi di Ragatzu hanno creato spaventi e urli rimasti strozzati in gola, come quando al 32' su filtrante di Altare velato da Giandonato, il numero 30 bianco si è presentato davanti a Facchin aprendo quella manciata di centimetri di troppo l'angolo del diagonale. Gol sbagliato, gol subito, come nel più classico dei tribunali calcistici: al 39' il Como affonda ancora sul centro sinistra e Iovine calcia forte e bene sul primo palo portando davanti il Como: 2-1. L'Olbia però non ci sta e non si scompone, riprende subito a tessere la ragnatela di passaggi che irretisce le maglie azzurre finché al 46' Udoh non ruba palla ad Agyakwa costringendo l'aitante difensore olandese al fallo con annesso cartellino rosso. Dal dischetto va Ragatzu che apre il piatto e fa 2-2.
Nella ripresa l'Olbia domina il campo e dà la sensazione di poter far male da un momento all'altro. Sull'episodio del rigore sbagliato da Udoh, però, forse si spezza qualcosa. Il gioco gallurese si fa più frenetico e meno collettivo, ragion per cui l'unica occasione degna di nota è quella costruita all'81': il passaggio di Lella dal vertice destro è calibrato bene, la girata volante di Ragatzu non da "gol del mercoledì".E così, Como-Olbia finisce 2-2. I bianchi salgono a quota 9 punti in classifica e si rimettono in pari con il calendario. Domenica, al "Nespoli" arriva la Juventus U23. Troverà un'Olbia con qualche certezza in più e tanta, tantissima fame.
TABELLINO
Como-Olbia 2-2 | 9ª giornata
COMO: Facchin, Toninelli (10' Bovolon), Agyakwa, Solini, Iovine, Terrani, H'Maidat (81' Arrigoni), Gatto (69' Ferrari), Gabrielloni, Rosseti (46' Magrini). A disp: Zanotti, De Nuzzo, Celeghin, Cicconi, Crescenzi, Walker, Foulds, Dkidak. All.: Marco Banchini
OLBIA: Tornaghi, Arboleda, Emerson, Altare, Cadili, Pennington (18' Occhioni), Ladinetti, Lella, Giandonato (79' Marigosu), Ragatzu (85' Biancu), Udoh (79' Cocco). A disp.: Van der Want, Dalla Bernardina, Secci, La Rosa, Demarcus, D'Agostino. All.: Max Canzi
ARBITRO: Luigi Catanoso (Reggio Calabria). Assistenti: Mirco Carpi Melchiorre (Orvieto) e Tiziana Trasciatti (Foligno). Quarto Ufficiale: Roberto Lovison (Padova)
MARCATORI: 15' Autogol Bovolon, 25' Terrani (C), 39' Iovine (C), 47' pt rig Ragatzu
AMMONITI: 54' Bellemo (C), 84' Ferrari (C)
ESPULSO: Al 45' Agyakwa (C) per fallo da ultimo uomo
NOTE: Recupero: 3' pt, 3' st; Gara giocata a porte chiuse© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione
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03/08/2024