OLBIA. L'ex assessore comunale alla cultura, Vincenzo Cachia, aveva sbattuto la porta con le relative polemiche, quasi un anno fa dimettendosi e dichiarando l'impossibilità a lavorare senza un piano per la cultura in città. Da allora la delega alla cultura è stata presa in carico dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli.
Da allora si è sentito parlare poco o niente di cultura e progressivamente Olbia sta perdendo pezzi. L'ultimo in ordine di tempo è l'ormai "storica" manifestazione di danza classica di Mavi Careddu che, dopo sei anni, abbandona la città e vola a Roma dove questo fine settimana accenderà i riflettori sulla settima edizione della "Dance World Cup Competition". Nel corso di una conferenza stampa, convocata questa mattina a Olbia, la direttrice artistica dell'evento, Mavi Careddu, ha comunicato tutto il suo rammarico per questo addio. La Careddu con grande eleganza ha sottolineato l'abbandono delle istituzioni e i mille intoppi burocratici che l'hanno costretta a propendere verso una scelta sofferta, quella di svolgere la sua manifestazione altrove. "A livello regionale è una perdita perché tante scuole sarde non potranno venire e perché impossibilitati a spendere. Sarebbe stato il settimo anno. Ne abbiamo fatto sei a Olbia, delle quali una è stata una finale mondiale nel 2010. E' sempre stato un ottimo indotto dal punto di vista turistico. Ma i costi sono diventati insostenibili e nessuno ci dà una mano".
La Careddu ha lamentato le lungaggini burocratiche per le autorizzazioni, i mille problemi, la mancanza di un teatro e i relativi noleggi di palchi e service per simulare una scenografia adeguata ad un evento di tale livello. E la mancanza di un teatro e prima di tutto dell'esigenza di averlo, pesa come un macigno per la cultura in città che è quasi rassegnata all'idea di dover emigrare a Tempio Pausania, Arzachena, Budoni, Palau per assistere a degli spettacoli di livello. Non è possibile secondo la Careddu che andando a Roma si spenda meno che a Olbia. Domenica, presso il teatro Greco di Roma, l'associazione Lufe Center darà il via alle qualificazioni italiane per la Coppa del Mondo di Danza che si disputerà a Luglio in Romania. Olbia ha perso una grandissima opportunità e verranno a mancare, in un periodo di stallo come quello invernale migliaia di presenze provenienti da tutto il mondo. A Roma, la Careddu è stata accolta a braccia aperte, nessuna autorizzazione da richiedere, costi inferiori nonostante le trasferte dall'Isola per il continente, organizzazione impeccabile. E a rischio potrebbe essere anche la manifestazione estiva "vetrina coreograica di danza città di Olbia" che ormai da anni porta i più grandi danzatori del mondo per una rassegna che prevede esibizioni, stage e concorsi di altissimo livello.
Presente alla conferenza stampa l'assessore allo sport, Gesuino Achenza, che ha voluto giustificare questo "abbandono", a suo dire solo momentaneo, con la mancanza di risorse. "Ci stiamo attrezzando, abbiamo comprato un palco, ci siamo dotati di nuove tribune- ha dichiarato Achenza-. Stiamo completando un protocollo per le attività culturali e sportive. Insomma stiamo facendo un percorso per riportare manifestazioni, come quelle di Mavi Careddu nella nostra città". Sui tempi e i modi purtroppo non si hanno date certe. E l'impressione è che questa amministrazione, con la scusa del patto di stabilità e delle mancante risorse, come un pugile stanco, stia barcollando su troppe questioni.