OLBIA. Giornata di fuoco quella di oggi a Olbia. Tante, troppe le vertenze e le questioni aperte nel territorio. In primis quella relativa all'investimento degli arabi sull'ex San Raffaele. E su questa vicenda stamane, a Olbia, sono state convocate due conferenze stampa. Una del partito democratico, alla presenza del deputato Gian Piero Scanu e l'altra di Forza Italia, con l'ex Governatore Ugo Cappellacci. Secondo entrambi ci sono delle difficoltà concrete per la chiusura della partita. Più possibilista Scanu, meno convinto Cappellacci che denuncia uno scarso impegno della regione e del governo nella questione. Ma dall'incontro sono emersi due elementi fondamentali. Uno che c'è un ennesimo ultimatum della Qatar Foundation. Giovedì se non si chiuderanno i giochi, gli arabi potrebbero volare altrove, Cappellacci dice a Londra, ma la fila di Paesi che accoglierebbero a braccia aperte gli investitori è lunghissima, a partire dalla Germania. Il secondo elemento riguarda la convocazione di un incontro urgente a Doha con il board della Qatar Foundation per discutere degli investimenti in campo sanitario.
Per Capellacci, dunque sarebbe fondamentale, non aspettare giovedì e convocare, già da questa sera, al massimo domani mattina un vertice per sciogliere le ultime questioni con i curatori fallimentari, vero "ostacolo" della trattativa in corso. Per Scanu il governo si sta muovendo per tentare di risolvere l'intoppo: "Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, già questo pomeriggio ha convocato un vertice per risolvere la questione in tempi rapidi. Non è vero che la fondazione del Qatar ha spostato gli investimenti in un altro Paese e anzi mi giungono notizie di continue e nuove adesioni di partner a livello mondiale per il Mater Olbia. Con quelle adesioni e quella quantità di investimenti il progetto si caratterizza come il più grande e scientificamente rilevante nell'ecoomia europea e italiana. Se la follia -ha poi concluso Scanu- dovesse portare ad un fallimento allora venerdì convocherò una conferenza stampa per delle decisioni importanti".
"Si faccia qualcosa oggi -ha dichiarato Cappellacci-. Le mie fonti, consolidate nel tempo con la Qatar foundation mi dicono che le risorse e gli investimenti potrebbero finire altrove. Altre comunitù, altri paesi stanno facendo carte false per accaparrarsi quell'investimento e c'è già un accordo con la King's College di Londra. Perché si è aspettato all'ultimo minuto? E il nostro non è un attacco politico, non vorremmo mai che si verificasse il fallimento, perché non ci interessa altro che il risultato finale per la comunità E oggi siamo qui per questo, per sollecitare il governo nazionale e regionale a fare in fretta, perché la soluzione si possa trovare prima che a Doha decidano come movimentare le proprie risorse". E l'incontro di domani, dunque, sembra essere ancor più decisivo di quello che dovrebbe avvenire giovedì, dove non parteciperà nemmeno la Qatar foundation. Insomma tutto si giocherà nelle prossime 24/48 ore.