Olbia, Centro Democratico Gallura
"Rivedere progetto porto turistico"

di Antonella Brianda


OLBIA. La realizzazione del porto turistico pubblico a Olbia torna a far parlare di sé. Questa volta a tirare in ballo il progetto contenuto all'interno del piano operativo triennale 2014-2016 adottato dal comitato portuale riunitosi il 31 ottobre scorso, è il coordinamento provinciale Gallura di Centro Democratico, guidato da Gianni Urtis che ha affidato ad una nota stampa il proprio dissenso nei confronto di alcuni punti contenuti all'interno del documento. In particolare il Centro Democratico punta il dito contro la proposta di riorganizzazione dei posti barca e dei servizi all'accosto nel Molo Brin che ricorderebbe "la vecchia idea di realizzazione dell'attracco dei maxi yacht e della privatizzazione del molo Brin a favore di società all'uopo a suo tempo costituite". Il secondo passaggio del progetto che convince il Cd è "l'approfondimento della batimetrica della canaletta di ingresso al Porto di Olbia" che non risulterebbe essere in programma. 


"Niente è previsto per l'escavo della canaletta principale di ingresso. Essa è l'unico passaggio che consente alle imbarcazioni l'uscita e l'ingresso da e per le banchine dei porti industriale e commerciale, ma l'attuale batimetrica, ferma oggi a 8,5 – 9 metri, limita in maniera sostanziale la tipologia di navi da trasporto che possono avere accesso alle banchine. Le attività delle aziende che si interessano a terra della movimentazione di merci da e per la Sardegna risentono fortemente di questo stato di cose che frena la loro azione di ricerca di nuova clientela, proprio per la limitatezza della stazza dei natanti che possono operare nel maggior porto sulla sponda est della Sardegna. Di conseguenza  - prosegue il comunicato stampa - vengono limitate anche le potenzialità occupazionali in un settore storico dell'economia olbiese". Ecco che il coordinamento provinciale Gallura di Centro Democratico chiede che venga la discussione sul complesso della portualità olbiese, in particolare sul piano regolatore, sulle possibilità di finanziamento da parte dell'Unione Europea e sulle sinergie fra Comune ed Autorità Portuale.

 

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