Olbia, sartoria clandestina in centro
Sequestrati capi ed etichette tarocchi

di Antonella Brianda


OLBIA. Si trattava di una vera e propria sartoria clandestina all'interno di un appartamento nel centro storico di Olbia, nella quale venivano prodotti e immagazzinati, in attesa di essere messi in commercio, capi contraffatti. Quello che durante la scorsa notte i baschi verdi del gruppo della Guardia di Finanza cittadina hanno scoperto era un centro di contraffazione vero e proprio, con tanto di macchinari sofisticati in grado di riprodurre i loghi delle griffe di moda e applicarli sui capi. I finanzieri hanno notato un trentenne di nazionalità senegalese mentre usciva da un appartamento nei pressi di via Cimabue, trasportando alcuni capi palesemente contraffatti. Insospettiti, i militari hanno approfondito il controllo all'interno dell'abitazione. E qui che gli uomini delle fiamme gialle hanno trovato le apparecchiature utilizzate per la contraffazione di etichette e segni distintivi delle più famose case di moda che venivano applicate su capi d'abbigliamento di dubbia fattura e dalla provenienza sconosciuta. 


150 vestiti muniti di etichette, marchi falsificati e pronti per essere immessi in commercio sono stati sequestrati insieme a circa 800 etichette pronte per essere applicate su altrettanti capi. La Guardia di Finanza ha inoltre sequestro due macchine per cucire che, attraverso files caricati con comuni chiavette USB, erano in grado di riprodurre i marchi e le etichette delle più famose case di moda. Le attività di indagine hanno permesso ai finanzieri di scoprire uno dei luoghi dove si riforniscono gli ambulanti che ad Olbia vendono questi prodotti illegali. Il trentenne è stato denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria, mentre ulteriori accertamenti sono ancora in corso per verificare la presenza di altri responsabili. 

 

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