OLBIA. "I rappresentanti del Cipnes non ci hanno neanche ricevuto, né loro né il sindaco di Olbia, nonostante siamo stati sotto il palazzo del Comune a protestare". Sono parole amare e piene di delusione quelle che questa mattina un gruppo di dipendenti del Consorzio Industriale del nord est Sardegna hanno pronunciato durante il sit-in di protesta davanti alla sede della Provincia Olbia-Tempio. La manifestazione è l'ennesima nell'arco di pochi giorni, organizzata con la Cgil Funzione Pubblica per denunciare una situazione insostenibile per i lavoratori. Dal 25 ottobre scorso, giorno in cui sono scesi in piazza davanti al comune di Olbia, non è cambiata di una virgola e quello che continuano a chiedere a gran voce è la stabilizzazione dei lavoratori che attualmente risultano assunti con un contratto part-time ciclico verticale, ma soprattutto il rispetto dell'articolo 18 del contratto collettivo nazionale.
La situazione di questi dipendenti del Cipnes incaricati della raccolta differenziata dei rifiuti è complessa, perché figurano all'interno dell'organico del Consorzio, avendo un contratto a tempo indeterminato, ma lavorano dai quattro ai sette mesi l'anno. Per i restanti mesi non percepiscono uno stipendio, non hanno diritto a nessun ammortizzatore sociale e non si vedono versati i contributi. "Quello che come sindacato chiediamo è che il Consorzio dialoghi con noi per trovare una soluzione. Invece, da poco siamo venuti a conoscenza del fatto che il Cipnes ha assunto altri dipendenti, cosa che non avrebbe potuto fare, perché il contratto parla chiaro e dice che prima bisogna stabilizzare coloro che fanno già parte dell'organico", ci spiega Luisella Maccioni, segretaria territoriale della Cgil Funzione Pubblica. Adesso i dipendenti aspettano solo che chi di dovere si faccia avanti e chiarisca questa situazione.