OLBIA. Continua la formazione alla Asl di Olbia e arriva all'ospedale Giovanni Paolo II un "Centro di simulazione neonatale e pediatrica", dotato di una sala esercitazioni che riproduce dalla sala parto all'ambulatorio, sino alle corsia del reparto, di una "mamma", di tre "bambini" e una sala di regia. Il tutto per mettersi alla prova, in un percorso continuo di formazione. "Il Centro di simulazione neonatale e pediatrica si avvale di tecnologie avanzate che permettono di realizzare una simulazione interattiva e dinamica di scenari clinici, facilitando la formazione multi-professionale del personale coinvolto in tutto il percorso nascita. Nella simulazione medica ad alta fedeltà si utilizzano "manichini paziente" in scala reale, molto avanzati da un punto di vista tecnologico, con i quali è possibile creare scenari clinici complessi. Si possono così riprodurre situazioni "reali", valide sia per acquisire le conoscenze e le abilità tecniche, sia per riprodurre le reazioni emotive e comportamentali che scaturiscono nel team impegnato nella simulazione della procedura clinica. I simulatori consentono di segnalare l'efficacia delle manovre assistenziali praticate", spiega Antonio Balata, primario del reparto di Pediatria dell'ospedale di Olbia e responsabili aziendale del centro di Simulazione.
In questi giorni l'azienda sanitaria ha organizzato il primo corso di formazione per creare un team di istruttori interno all'ospedale: lezioni teorico-pratiche che prevedono l'utilizzo di materiale sintetico che riproduce parti del corpo umano e che porterà il personale sanitario ad acquisire le competenze e la manualità necessarie per intervenire poi sui pazienti in carne ed ossa. "Il personale sanitario potrà ripetere le procedura, acquisendo informazioni utili anche sui possibili punti critici dei percorsi o analizzando eventuali errori, in un contesto totalmente sicuro", aggiunge Balata.
"Vediamo la simulazione come il mezzo per neutralizzare la minaccia dell'errore dovuto a fattori umani, per identificare i punti deboli della prassi abitualmente utilizzate, nell'intento di migliorare la sicurezza e la salute della mamma e del bambino". Parola della direzione aziendale della Asl di Olbia, guidata da Giovanni Antonio Fadda, da Gianfranco Casu e da Maria Serena Fenu.