GOLFO ARANCI. Enrico Manzoni, che siede sui banchi dell'opposizione nel consiglio comunale di Golfo Aranci,ha preso carta e penna e ha inviato una lettera aperta al sindaco Giuseppe Fasolino, esprimendogli la sua preoccupazione per il futuro del porto, in termini di posti di lavoro e dell'economia del territorio. Manzoni ha voluto ringraziare il primo cittadino per aver indicato l'assessore alla programmazione del comune, l'ingegnere Giorgio Derosas, come nome da proporre al Ministro dei trasporti per la presidenza dell'autorità portuale del nord Sardegna. Il consigliere ritiene, però, che l'assessore, nonostante il possesso di maggiori credenziali rispetto agli altri candidati, non abbia alcuna speranza perché non adeguatamente appoggiato a livello politico. Effettivamente, nel totonomi che circolano in questi giorni, sempre più insistentemente, si fa strada l'ipotesi di Fedele Sanciu, esponente Pdl, ex presidente della provincia, vicino al compagno di partito Maurizo Lupi, attuale ministro dei trasporti, ovvero a colui competente a decidere sulla nomina. Poche speranze, dunque, sia per l'altro candidato Gavino Sini, presidente della Camera di commercio del Nord Sardegna, sia per Derosas che,insieme con Sini, può' vantare nel curriculum esperienze specifiche in campo portuale.
Manzoni ha poi dichiarato: " Ancora una volta sarà Olbia a prevalere su tutti, come del resto è accaduto negli ultimi dieci anni. Si pensi dove sono stati fatti gli investimenti. A partire dalla costruzione di una nuova ed efficiente stazione marittima, alla sede della Port Authority con oltre trenta impiegati e nessuno di Golfo Aranci, al molo Cocciani e fino al restyling di decoro urbano che va dall'isola Bianca al molo Brin. Di contro, il porto di Golfo Aranci è sprofondato, in questi anni in un declino spaventoso. Mentre a Olbia si progettano e si sono realizzate banchine da duecento metri in due anni, a Golfo Aranci, per realizzarne solo per sessanta metri, sono passati dieci anni e non siamo nemmeno a metà dell'opera. Nel frattempo, è stato ripristinato provvisoriamente il vecchio pontile est con i suoi originari centocinquanta metri di lunghezza".
Il consigliere d'opposizione ha quindi lanciato la sua idea di abbandonare l'Autorità portuale "mangiatutto" olbiese e trovare nuovi modi di gestione del porto. Per Manzoni, a questo punto, bisognerebbe staccare il cordone ombelicale con Olbia e creare un nuovo consorzio tra società per la gestione del porto. Questo per poter gestire in totale autonomia tutta l'attività portuale, commerciale, ma anche da diporto e cantieristica. "In questo modo riscuoteremmo direttamente le tasse che pagano i passeggeri e i mezzi gommati che transitano per Golfo Aranci, potremmo stipulare contratti di concessione demaniale, potremmo instaurare rapporti con le compagnie di navigazione che intendono operare nel nostro settore e sviluppare insieme con gli imprenditori che ne abbiano voglia tutto il polo nautico". Queste le soluzioni esposte da Enrico Manzoni per far fronte alla crescente emergenza occupazionale del paese. Con quegli interventi, a suo dire, si impiegherebbero molte persone in difficoltà di Golfo Aranci e si darebbe una vera boccata d'ossigeno in questo periodo di crisi.