Richiesta di proroga fino al 2015
Il consiglio provinciale affila le armi

di Davide Mosca

OLBIA. Si è svolto a Olbia, il consiglio provinciale. All'ordine del giorno il riordino e il riassetto delle autonomie locali. Probabilmente, una delle ultime riunioni, visto che dal 30 giugno dovrebbero essere cancellate definitivamente tutte le province. La data di scadenza corrisponde a quella fissata dalla proroga concessa in seguito all'esito dei referendum popolari consultivi. Proprio per questo motivo, Il consiglio ha approvato a maggioranza alcune modifiche di aggiornamento al documento redatto il 28 febbraio sulla richiesta di una ulteriore proroga al 2015, ovvero quando scadrà il mandato naturale.


Sta di fatto che i consiglieri sembrano essere tutti concordi nel dare battaglia fino alla fine, se questa ci sarà, soprattutto nel caso in cui la Regione decidesse di commissariare tutti gli enti. La discussione è entrata nel vivo, quando il consigliere Andrea Nieddu del gruppo misto, ex Pdl, ha fatto prima notare l'assenza in aula  di molti colleghi e ha poi fatto riferimento alla sentenza n.48 della Corte Costituzionale: "Questa sentenza garantisce che le Province non possano e non debbano esser toccate, in quanto sancisce il principio che riconosce l'autonomia del nostro Statuto regionale che non può essere modificato nei suoi assetti istituzionali. Lo spettro del commissariamento è assolutamente contro  cio' che ha stabilito questa sentenza".


 Lo stesso Francesco Carbini dell'Upc ha invitato a uscire dallo stallo politico e ad agire. Domenico Piccinnu del Pd, da parte sua, ha annunciato azioni di forza, ove non si dovesse trovare una soluzione per la salvezza delle Province: " Andiamo tutti a Cagliari, quando si delibererà per queste cose. Se sarà il caso, faremo anche delle azioni pubbliche, magari occupando direttamente quest'aula. Dobbiamo chiedere sostegno alla popolazione gallurese nel sostenerci in questa battaglia identitaria". Per Giovanni Pileri, in quota Riformatori, ci sarebbe un gruppo composto tra i cinquanta e i sessanta consiglieri regionali che si starebbero muovendo per commissariare le province. Quando ha definito come trasversale e multipartitico questo movimento, vi e'stato, in aula,un boato  di protesta da parte dei consiglieri Pd. 

Secondo  i democratici, infatti, sarebbe solo il Pdl a spingere verso il commissariamento. In chiusura,  Mario Mulas, ha annunciato che il gruppo provinciale del Pdl verrà ricevuto, martedì prossimo,in Regione proprio per discutere della questione. Il 28 giugno, si riunirà nuovamente il consiglio provinciale per discutere e approvare il bilancio di previsione del 2013.

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