Esercitazione Guardia Costiera Olbia
Simulazione aereo caduto in mare

di Davide Mosca

OLBIA. Le acque antistanti la città di Olbia sono state per una mattinata il teatro operativo di un'esercitazione congiunta tra diversi corpi militari e civili, coordinati dalla direzione marittima di Olbia. La simulazione, denominata "Airsubarex 2013", è partita alle nove e quindici del mattino quando la torre di controllo dell'aeroporto "Costa Smeralda" ha lanciato l'allarme alla sala operativa della Guardia Costiera: "Un Md80 in arrivo a Olbia, con 120 passeggeri a bordo, sta precipitando in mare a circa otto miglia a est di Punta Timone dell'Isola di Tavolara". Con questo avviso è cominciata la maxi operazione  che ha visto in azione cinquanta uomini delle forze di polizia e protezione civile, gli elicotteri dei Carabinieri e dell'Areonautica Militare, i mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Polizia Locale, del Reparto Territoriale dei Carabinieri. Per il recupero a mare dei superstiti sono stati impiegati i sommozzatori del quarto nucleo operatori subacquei della Guardia Costiera di Cagliari e della Polizia di Stato con l'ausilio degli uomini della Croce Rossa di Olbia, specializzati nelle operazioni di intervento in mare. 


La sala operativa ha individuato il molo Crociani per l'installazione del campo di accoglienza dei superstiti del crash aereo simulato. La protezione civile si è occupata di predisporre il campo nel piazzale del molo con l'ausilio del Nostromo del porto. Cinque persone recuperate, una di queste tramite il verricello dell'elicottero dell'Aeronautica Militare. L'esercitazione si è conclusa dopo tre ore  ed è stata programmata al fine di testare i tempi di intervento e le capacità dei dispositivi di sicurezza.


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