Petrucci (Ance Lazio), restituire liquidità alle imprese

Il calo degli investimenti è determinato da una carenza anomala di risorse, che incidono contemporaneamente sia sul mercato privato che su quello pubblico.

Dati
AdnKronos
Roma, 16 mar. (Labitalia) - Nel 2011 gli investimenti in costruzioni nel Lazio sono ammontati a 11 miliardi e 856 milioni di euro. Rispetto al 2007, primo anno di inversione del ciclo edilizio, il mercato si è ridotto del 19,4% in termini reali (al netto dell'inflazione). Uno dei dati più preoccupanti riguarda le stime prodotte dal Cresme per il 2012, secondo le quali si verificherà nel Lazio un'ulteriore contrazione degli investimenti pari al 3,8%, contro una previsione a livello nazionale del 2%. E' quanto emerge dall'inserto Edicola della rivista di Ance Lazio 'Lista', presentata a Roma."La difficilissima congiuntura che stiamo attraversando e che colpisce in modo particolarmente pesante l'edilizia e l'industria delle costruzioni ha caratteristiche straordinarie - ha commentato il presidente dell'Ance Lazio, Stefano Petrucci - il calo degli investimenti è determinato da una carenza anomala di risorse, che incidono contemporaneamente sia sul mercato privato che su quello pubblico. Per invertire il trend è essenziale restituire liquidità al mercato. Le nostre imprese più strutturate sono in difficoltà a causa dei mancati o ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione, della recessione e del blocco del mercato privato, a cui si aggiunge la chiusura del sistema finanziario di fronte a progetti e proposte che potrebbero creare nuove opportunità e favorire una ripresa dell'attività".Tutto ciò si ripercuote sul tessuto imprenditoriale e sull'occupazione. Gli ultimi dati registrati dalle casse edili provinciali evidenziano come le ore lavorate siano diminuite dell'11% a dicembre 2011, passando da 5 milioni e 387.737 a 4 milioni 672.437, per una totale di 715.300 ore in meno. Il dato è stato negativo in tutte e cinque le province laziali. La contrazione è stata più forte a Roma (-15% e 540.000 ore in meno), seguita da Latina (-13%), Viterbo e Rieti (-10%). Parallelamente il numero delle imprese iscritte alle casse edili del Lazio nel dicembre 2011 si è ridotto del 10% rispetto allo stesso mese del 2010, con la scomparsa di 1.200 aziende dal mercato. Il calo maggiore si è manifestato a Viterbo (-14%), seguita da Roma (-11%) e Rieti (-10%). In particolare, nella capitale hanno lavorato 800 imprese in meno rispetto a dicembre del 2010.Il numero degli operai iscritti alle casse edili del Lazio è sceso dell'11% a dicembre 2011 rispetto allo stesso mese del 2010. Gli addetti attivi nell'ultimo mese dell'anno sono passati dai 51.563 di dicembre 2010 a 45.618 di dicembre 2011, con una perdita di 5.945 posti di lavoro.Tutte e cinque le province hanno sperimentato una contrazione della forza lavoro, con percentuali che vanno da -10% a -14%. A far registrare la flessione maggiore è stata la provincia di Viterbo, con un -14%, seguita da Roma (-12%). Nelle altre province vi è stata una diminuzione del 10%. Nella capitale, in particolare, a dicembre 2011 hanno lavorato 4.156 operai in meno rispetto a dicembre 2010. Nell'ultimo trimestre del 2011 il numero degli operai e delle imprese iscritti alle casse edili del Lazio si è ridotto in media rispettivamente dell'11% e del 9%; mentre sono scese del 5% le ore lavorate in regione.

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