Roma, 16 mar. (Labitalia) - Le modifiche alla normativa Iva relative alle operazioni con l'estero in materia di servizi, 'reverse charge', in vigore da domani. E' questo l'argomento affrontato dal parere numero 7 della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. Per le prestazioni di servizi già effettuate, il momento impositivo Iva si realizza di regola all'atto del pagamento del corrispettivo da parte del soggetto italiano, fermo restando che in caso di fatturazione anticipata da parte dell'operatore estero.L'operazione, precisa la Fondazione Studi, si considera comunque realizzata ai fini Iva limitatamente all'importo fatturato, talchè questo è il momento rilevante ai fini dell'applicazione del 'reverse charge'. Fino ad oggi, quindi, le prestazioni di servizi effettuate in modo continuativo nell'arco di un periodo superiore a un anno, se rese da un soggetto passivo stabilito in altro Stato Ue nei confronti di un soggetto passivo stabilito nella Ue e senza che le stesse abbiano comportato versamenti di acconti o pagamenti, anche parziali, si considerano effettuate al termine di ciascun anno solare fino alla conclusione delle prestazioni stesse.Da domani, invece, per le prestazioni di servizi 'generiche' occorrerà fare riferimento: al momento in cui la prestazione viene ultimata; o, laddove l'operazione sia di carattere periodico o continuativo, al momento di maturazione dei corrispettivi. Laddove, poi, anteriormente a tale momento venga, in tutto o in parte, pagato il corrispettivo, l'operazione si considera effettuata, limitatamente all’importo pagato, all'atto del pagamento.