Un vaccino salverà le cozze dalle infezioni batteriche, parassitarie o virali

Sostenibilita
AdnKronos
Copenhagen, 16 mar.-(Adnkronos) - Ogni persona al mondo, in media, consuma 17 chili di pesce all'anno, la maggior parte proveniente dall'acquacultura che registra un tasso di crescita annuo dell'8,7% e questo a fronte di una costante diminuzione delle specie, pesci crostacei e molluschi, presenti in natura. Ma le specie allevate in cattività spesso si ammalano con gravi fenomeni di contagio e a questo stanno cercando di porre rimedio un gruppo di scienziati europei che ha lavorato al progetto 'Imaquanim' (Immunità per gli animali in acquacultura) eseguendo studi sui meccanismi di difesa di pesci e crostacei compresi quelli delle trota, salmoni, orate, spigole, carpe e cozze. La conoscenza sviluppata da 'Imauqanim' contribuirà a stabilire efficaci strategie di profilassi delle malattie in acquacoltura e pertanto non solo potrà migliorare la salute degli animali, ma anche contribuire a ridurre i costi nel settore dei frutti di mare e incoraggiare la sostenibilità ambientale. Il risultato di questo lavoro è un insieme di vaccini sperimentali che agiscono contro le infezioni batteriche, parassitarie o virali nei pesci. A questi si aggiungono farmaci immunostimolanti per aumentare la reazione del pesce alle malattie. "Questo tipo di conoscenze sarà determinante per lo sviluppo di strategie efficaci di prevenzione delle malattie per i pesci e i crostacei. Ci stiamo avvicinando a sapere quali sono gli elementi essenziali necessari per proteggere gli animali contro le infezioni ", spiega il co-coordinatore Niels Lorenzen, dell'Università tecnica della Danimarca. "Siamo fermamente convinti che prevenire è sempre meglio che curare" l'uso di vaccini e di strategie di prevenzione ridurrebbe la quantità di antibiotici, disinfettanti e sostanze chimiche che sono utilizzate in acquacoltura e che potrebbero comportare rischi potenziali per l'ambiente e il consumatore" . Pesci, crostacei e molluschi, sottoposti ad un'adeguata terapia immunostimolante combinata con un ciclo di vaccinazioni, si ammalerebbero di meno con il risultato di una riduzione dei costi di produzione del settore. Al progetto Imaquanim partecipa un gruppo composto da 17 università e istituti di ricerca governativi nonchè 5 piccole imprese di medie dimensioni; il progetto ha ottenuto un finanziamento di euro 8.000.000 dalla Commissione europea, e altri euro 2,5 milioni da altre fonti.

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