Ambrogioni (Federmanager), giovani rivalutino piccola impresa, è futuro Paese

Il presidente spiega a Labitalia le caratteristiche dell'impresa che dovrebbero attrarre i giovani.

Politiche
AdnKronos
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Il futuro del lavoro e dell'economia è nella piccola impresa: in Italia abbiamo tante pmi che sono un gioiello tecnologico e in cui un giovane può crescere professionalmente molto di più che nelle grandi imprese, dove il rischio di essere e rimanere un numero di una 'tecnostruttura' è alto". Così Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager, spiega a LABITALIA le caratteristiche di un'azienda che dovrebbe attrarre un giovane. "Occorre far percepire agli italiani, ai giovani e alle famiglie -aggiunge Ambrogioni- il valore della nostra impresa. Troppo spesso infatti, quando una famiglia pensa al futuro lavorativo del proprio figlio, pensa alla pubblica amministrazione o al mondo bancario o alla grande impresa: sono considerati più 'sicure' e garanzia di carriera. Invece -osserva Ambrogioni- dobbiamo cambiare proprio mentalità e far capire ai ragazzi e alle famiglie che il futuro sta sempre di più nelle pmi". Ambrogioni ricorda che "anche recenti indagini hanno confermato che i giovani hanno una percezione molto negativa della piccola impresa, vista quasi come luogo di 'lavori forzati'". "Non è così: oltre all'innovazione che si fa in tante pmi -assicura il presidente di Federmanager- qui è possibile una crescita a 360 gradi e l'acquisizione di competenze multitasking". "La grande impresa offre certo opportunità di formazione, di percorsi di carriera o di corsi all'estero, ma -avverte Ambrogioni- non per tutti. E se si è fra quelli che non partecipano a tutto questo, si rimane solo un numero". Meglio "stare coi piedi per terra -invita il presidente- e convincere i nostri giovani 'talenti' a credere nel futuro delle piccole imprese, entrandoci e diventando il 'braccio destro' dell'imprenditore". Se i "giovani talenti sceglieranno le pmi, queste diventeranno molto più competitive". E per scegliere bene, raccomanda Ambrogioni, "i giovani si chiedano se formazione e crescita professionale sono obiettivi strategici di quell'impresa". "Se la risposta è sì -conclude- è l'azienda giusta".

Leggi anche