Carenze di organico a Bruxelles, alla Ue ecocompatibilità in stallo

Sostenibilita
AdnKronos
Bruxelles, 14 mar. -(Adnkronos) - Non sarà possibile definire in tempo utile gli standard per la progettazione energetica ecompatibile dei prodotti, così come previsto dalla Commissione Ue, perché non c'è abbastanza personale che possa definirne tutti gli aspetti e indicare il percorso attuativo. A denunciare il problema è Edouard Toulouse, esperto di efficienza energetica a livello europeo per l'Organizzazione ambientale dei cittadini per la standardizzazione (ECOS), in un'intervista rilasciata al portale di informazione europeo EurActiv. "Con l'assegnazione di personale non sufficiente per lavorare sulla direttiva sulla progettazione ecocompatibile, ha detto Toulouse, la Commissione europea manca la possibilità di usare "la pallottola d'argento" in grado di produrre risultati rapidi e concreti per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico nel 2020. La Commissione dovrebbe normalmente non superare i 18 mesi per consultare tutte le parti interessate per fissare lo standard dei requisiti energetici per i progetti di nuovi gruppi di prodotti ma, nella realtà, la consultazione è ormai in corso da diversi anni. La direttiva sulla progettazione ecocompatibile, introdotta nel 2005, stabilisce il fabbisogno energetico per specifiche classi di prodotti, soprattutto quelli con vendite significative e volumi commerciali, impatto ambientale e il potenziale di miglioramento. I costi stimati per l'attuazione della direttiva quando andrà a regime, sono tra i 19 e 25 milioni di euro, mentre i risparmi energetici, secondo uno studio dell'istituto tedesco per le strategie ambientali Okopol, sono nell'ordine dei 127 milioni di euro entro il 2020 se i costi dell'energia resteranno agli stessi livelli del 2005.

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