Federmeccanica: a fine 2011 inversione ciclo, è recessione

L'unico dato positivo del quarto trimestre lo ha registrato il settore delle macchine e apparecchi meccanici.

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AdnKronos
Roma, 12 mar. (Labitalia) - L'industria metalmeccanica è in recessione. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine congiunturale di Federmeccanica, presentati questa mattina all'Hotel Nazionale di piazza Montecitorio. I dati dell'ultimo trimestre del 2011 evidenziano infatti un'inversione del ciclo produttivo. Fino a settembre la produzione industriale aveva dato segni di ripresa, sia a livello nazionale che europeo, "ora questa tendenza si è invertita" ha spiegato il vicepresidente Roberto Maglione.Nonostante nel 2011 la produzione media dell'industria metalmeccanica abbia registrato un incremento del 2,1%, tutti i diversi comparti del settore hanno evidenziato un significativo peggioramento. Nel quarto trimestre si è avuto un calo di produzione del 3,2% rispetto al terzo e, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso, la diminuzione è stata del 4,7%. "Non èun'inversione che torna a ricordarci i livelli del 2008 ma è comunque significativa - ha commentato Maglione - la situazione finanziaria debitoria della Grecia, l'andamento dello spread e le spinte inflazionistiche hanno portato a un restringimento della domanda interna".L'unico dato positivo del quarto trimestre lo ha registrato il settore delle macchine e apparecchi meccanici (+0,5%). In forte calo macchine ed apparecchi elettrici (-11,8%) ed autoveicoli e rimorchi (-8,7%). Il peggioramento verificatosi in Italia è analogo a quello europeo per lo stesso periodo. In particolare la Germania, che aveva recuperato i livelli di produzione dalla fase recessiva del 2008-09, ha registrato una caduta dell'attività del 3,9% rispetto al terzo trimestre. Il settore metalmeccanico, fortemente export-oriented, si è avvalso dell'andamento del commercio mondiale in espansione nel corso del 2011 e ha registrato un miglioramento delle esportazioni del 6,5%. Il crollo delle importazioni nel quarto trimestre del 2011 (-13,7%), invece, ha fatto si che l'attivo della bilancia dei pagamenti diventasse molto più consistente rispetto a quello verificato nell'anno precedente. I mercati più importanti per le esportazioni metalmeccaniche restano quelli europei, Francia e Germania in particolare, ma un vero exploit si è registrato per il mercato statunitense, con una variazione rispetto all'anno precedente del 22,4%, ma anche della Russia (21%) e della Cina (14%).La difficile fase congiunturale farà sentire i suoi effetti negativi anche sui livelli occupazionali dopo il dato negativo del 2011 che aveva registrato una flessione dell'1,2%, nonostante sia diminuito il numero delle ore totali di cassa integrazione (-31,3%). La fase recessiva si protrarrà anche nella prima parte del 2012 come dimostrano il portafoglio ordini in peggioramento dal terzo trimestre dell'anno e le aspettative delle imprese. Il 2012 sarà quindi per il nostro paese un anno difficile rispetto al resto dell'economia mondiale.

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