Roma, 8 mar. (Labitalia) - Oggi 8 marzo è la festa delle donne, ma avverte Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro "iIl lavoro femminile resta al palo". "Gli strumenti normativi per incentivare il lavoro femminile esistono già. Sono solo in attesa di essere attuati", dice Calderone. "L’articolo 54 del Dlgs 276/2003 già da tempo prevede un importante incentivo alle donne che aspetta solo di essere attuato dal ministero del Lavoro", ricorda la presidente citando la Riforma Biagi che prevede incentivi economici per "'donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in una area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno di 20 punti percentuali a quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi di 10 punti percentuali quello maschile". Le aree in cui trovano applicazione gli incentivi economici, ricorda Calderone "sono individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro il 31 dicembre di ogni anno, con riferimento all'anno successivo". E proprio su questo decreto che Calderone punta i riflettori. Dopo un primo Decreto interministeriale in vigore fino al 2006, che aveva individuato nelle regioni Lazio, Molise,Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna le aree nelle quali dovevano risiedere le donne con cui era possibile stipulare contratti d’inserimento e fruire del maggiore sgravio contributivo, superiore al 25%, è stato poi emanato un nuovo Decreto per l’anno 2007, ha ridotto le aree ammesse al beneficio in misura superiore al 25%, escludendo la sola regione Lazio. Nel 2008 è stato infine pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale, valido per il solo anno 2008. Dopo questo decreto la norma non è stata più attuata per anni. "Solo recentemente -cita Calderone- l’articolo 22 della legge di stabilità ha previsto che “Per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, le aree geografiche del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, sono individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge".
"Ma -conclude Calderone- dopo l’ennesimo intervento normativo, il ministero del Lavoro non ha diffuso il decreto ministeriale entro il 30 gennaio 2012".