Milano, 4 ott.(Adnkronos) - "L'approvazione del progetto di legge che trasferisce ai comuni le funzioni di bonifica dei siti inquinati è positiva; era urgente intervenire per colmare un vuoto legislativo che si era creato a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. Sono migliaia i siti in corso di bonifica e di valutazione ambientale in Lombardia. Arrestare questo processo avrebbe avuto un effetto negativo sull’ambiente, con possibili ricadute sulla salute dei cittadini e su tutto il settore industriale che si occupa di risanamento ambientale e di bonifiche". Così Manfredi Palmeri, capogruppo di Lombardia Migliore - Letizia Moratti.In aula Martina Sassoli ha voluto sottolineare che: "Pur nella convinzione che era necessario intervenire per evitare il vuoto normativo che avrebbe messo in difficoltà i comuni lombardi, ci sono state diverse sbavature istituzionali nei passaggi del testo tra le diverse commissioni e poi in aula che testimoniano una considerazione sempre minore delle prerogative del Consiglio. Nel merito il provvedimento garantisce, giustamente, ai piccoli comuni il supporto della Regione nella gestione delle bonifiche, ma lascia scoperti i medi e grandi comuni che spesso si trovano anch’essi in grande difficoltà sia da un punto di vista finanziario che di risorse umane tecniche disponibili".Sul ruolo di indirizzo, coordinamento, controllo, esercitato da Regione Lombardia, è intervenuto Luca Ferrazzi, membro della Commissione Ambiente: "Ci auguriamo che la Regione attivi concretamente le funzioni che le attribuisce la norma, però, per come è stata scritta la legge, il Consiglio regionale è costretto a fidarsi a scatola chiusa. Le modalità, infatti, saranno decise dalla Giunta senza alcun ulteriore passaggio in commissione consiliare. Inoltre, le funzioni di indirizzo e controllo, che ora sono normate dalla legge, la Regione le stava già esercitando. Sorge, però, qualche dubbio che lo facesse veramente, visto che, come comunicato dall’assessore alla partita, la struttura si è impegnata solo a giugno di quest’anno a censire lo stato di avanzamento delle bonifiche dei siti inquinati in Lombardia. Come ha fatto la Regione a indirizzare e controllare le bonifiche se prima di allora questo censimento preciso non ce l'aveva?".