Roma, 12 lug. (Adnkronos) - "Sentendo i battibecchi interni alla maggioranza del Parlamento europeo, c’è un dato molto chiaro: la maggioranza che regge le istituzioni Ue non esiste più, non va più d’accordo sui temi chiave dell’Europa, né sul progetto e il modello d’Europa che vogliamo vedere in futuro. Consiglio e Commissione ne prendano atto e mettano freno a un approccio ideologico che rischia di creare fratture e rendere l’Europa un continente più povero, più arretrato e meno protagonista all’interno dello scenario globale. In economia, è evidente che il Green Deal, così com’è impostato, non va bene e non ha il supporto dei cittadini, va ripensato in maniera pragmatica prima che si compiano errori imperdonabili". Così Marco Zanni, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo."E non ha senso fare sforzi immani per ridurre la dipendenza dall’autarchia russa per metterci mani e piedi dentro la minaccia ancora più grande del regime cinese: importante che su questo si ripensi tutti quanti a una transizione verde che non sia ideologica, ma pragmatica, e che non abbia il volto di un atteggiamento inaccettabile del commissario Timmermans. Sull’immigrazione, gli scontri avvenuti in Consiglio sono un campanello di allarme su quello che deve essere il percorso per la gestione del problema: riduzione dei numeri, riduzione delle partenze, e gestione intelligente e pragmatica dei flussi. L’Europa non può farsi carico dei problemi del mondo, altrimenti il rischio è che tutto il continente si trasformi in quello che stiamo vedendo nelle periferie francesi”, conclude.