Roma, 21 giu. (Adnkronos Salute) - “Oggi la salute, in Italia, va ridisegnata completamente a 360 gradi, bisogna far sì che i pronto soccorso siano decongestionati, che gli ospedali abbiano un numero di letti adeguato, che finalmente ci sia la medicina del territorio, che ci sia la telemedicina per risolvere tante diseguaglianze, che ci sia anche una modalità diversa di lavoro per i medici di medicina generale e che anche le farmacie, molto utili durante la pandemia, possono avere un ruolo crescente perché sono riconosciute come un punto di salute da tanti cittadini”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha riassunto i punti cardine di una possibile riforma sanitaria incontrando i giornalisti dopo la riunione con i rappresentanti delle Regioni. Rispetto ai diversi rapporti sulla sanità divulgati oggi il ministro ha sottolineato che il settore “ha luci ed ombre. Le luci sono gli operatori sanitari, le ombre sono dovute a un sistema ingolfato. L’altra cosa che deve essere superata sono le diseguaglianze dell’offerta sanitaria pubblica tra Regione e Regioni, ma anche tra città e piccoli centri". Per quanto riguarda l’autonomia differenziata, Schillaci ha sottolineato “esiste dal 2001. Le Regioni, di fatto, sulla sanità, hanno pieno potere operativo. Credo sia importante che il ministero abbia, e lo rivendico, un ruolo di controllo per aiutare le Regioni che sono più in difficoltà e per far si che i modelli regionali migliori possano essere esportati in altre Regioni".