Milano, 16 dic. (Adnkronos) - "Cifre consistenti". Non si sbottona oltre chi ha eseguito i primi accertamenti sui conti correnti dell'ex eurodeputato del gruppo socialisti e democratici Pier Antonio Panzeri arrestato nell'inchiesta internazionale per corruzione che vede coinvolte anche le autorità del Qatar, del suo ex assistente Francesco Giorgi (compagno della deputata greca Eva Kaili) e di Luca Visentini, segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati. Accertamenti richiesti dalla magistratura di Bruxelles ed eseguiti dalla procura di Milano volti a far luce sui possibili movimenti sospetti che possano rafforzare la tesi dell'accusa. Da quanto trapela, i documenti bancari che stanno arrivando sul tavolo della procura milanese contengono "alcuni spunti", ma è troppo presto per quantificare pienamente i saldi dei sette conti correnti finora acquisiti e per riuscire a ricostruire l'esatta filiera di certi bonifici. Al momento la magistratura milanese si sta limitando a seguire le indicazioni del Belgio, senza fare sequestri di iniziativa - che dovrebbero passare al vaglio di un giudice - ma in attesa di nuove indicazioni di Bruxelles (date per certe dagli inquirenti), non si esclude che il dipartimento Affari internazionali guidato dall'aggiunto Fabio De Pasquale possa arrivare ad agire in modo autonomo, anche se i tempi di un eventuale fascicolo milanese non sono affatto certi.