Whisky made in Italy, piccole distillerie crescono

economia
AdnKronos
(Adnkronos) - Dietro una storia imprenditoriale di successo quasi sempre c'è un incontro di personalità vulcaniche con idee visionarie e il coraggio di innovare. Come Agostino Arioli, pioniere delle birra artigianale in Italia fondatore nel 1996 del Birrificio Italiano e Benedetto Cannatelli, co-fondatore del birrificio Railroad Brewing Co. di Seregno e professore associato di Ecomomia aziendale e Imprenditorialità presso l'Università Cattolica di Milano, che nel 2021 hanno deciso di realizzare la prima distilleria artigianale italiana di whisky: Strada Ferrata. Il progetto nasce dalla loro profonda conoscenza del mondo delle craft beer e delle tecniche di fermentazione dei cereali e dei lieviti, nonché da una precisa volontà di innovazione. Lo step decisivo verso l'upgrade è stato aggiungere alla fermentazione la distillazione ed entrare così nel mondo degli spirits. Un mondo sempre meno legato al monopolio produttivo dei grandi player in favore di una dimensione artigianale, come testimoniato dal fiorire un po' ovunque in Europa e negli USA di tante piccole distillerie. E anche da noi ci sono interessanti prospettive di crescita del fenomeno. Infatti, il primo anno di attività di Strada Ferrata ha dato il là ad un movimento di Craft Distillers Italiani, piccole realtà focalizzate sulla produzione di prodotti di altissima qualità che stanno cominciando a fare squadra come avvenuto alcuni anni fa per i birrifici artigianali. Ma siccome per fare il whisky, oltre alla conoscenza tecnica serve il tempo, per degustare il primo distillato di cereali Strada Ferrata, il New Make, bisognerà attendere il 2024, ovvero dopo i canonici tre anni di invecchiamento in botti di legno. In attesa di quel fatidico giorno, sono già disponibili le prime 6 versioni di distillato New Make (acquistabili sullo shop online di stradaferrata.xyz), particolarmente indicate per il mondo della mixology; tre in purezza, che esaltano la selezione dei malti e il lavoro dei lieviti, e tre aromatizzate con erbe e spezie che arricchiscono la base dei cereali. Ma non è tutto. I veri appassionati possono avere un posto in prima fila nella storia del whisky artigianale italiano, partecipando alla campagna Fellows '22 che prevede l'acquisto di un'intera botte da 200 o 220 lt equivalenti a 250-300 bottiglie e poter definire insieme al mastro distillatore variabili come tipo di malto o cereali, tipo di legno della botte, anni di invecchiamento. In alternativa è possibile acquistare anche solo una quota di una botte, corrispondente a 10 bottiglie che saranno prodotte in edizione esclusiva e personalizzata, disponibili dal 2025.

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