Centrosinistra: Bersani, 'federare campo progressista, serve progetto nuovo'

politica
AdnKronos
Roma, 3 mag. (Adnkronos) - "Quello di Articolo Uno è stato un ottimo congresso che dimostra che, piccoli piccoli, siamo all’incrocio di un’esigenza: federare il campo progressista e ricomporre la sinistra sulla base di un progetto nuovo. Anche grazie al nostro appuntamento è stato fatto un passo avanti, Enrico (Letta, ndr) è venuto a dirci cose significative. Ora bisogna far seguire i fatti". Lo ha detto a Radio Immagina, la web radio del Pd, Pier Luigi Bersani intervistato da Giuliano Giubilei."Io non ho nessuna intenzione di dire al Pd cosa dovrebbe fare, non tocca a me. Noi poniamo un’esigenza che ci sembra conclamata: solo ammucchiandoci rischiamo la sconfitta. Perché il tema è quello della grande questione sociale: la destra ha una risposta, corporativa ma ce l’ha, e poi si insinua meglio nel baratro enorme che si è creato tra circuito politico mediatico e senso comune. Allora ci vuole una novità. Lo dico proprio tecnicamente. Se il 40 per cento dice che non sa se e per chi andrà a votare, è chiaro che si vince o si perde in quell’area lì. E allora ci vuole un programma nuovo, prima di tutto tre o quattro cose da fare sul lavoro, e un gesto politico che faccia vedere – lo dico alla bersanese – che ci si strappa un po’ la giacca, che non c’è solo continuità". "Veda il fratello maggiore, il Pd, quale può essere questo gesto, ma che sia tale da trasmettere un po’ di novità e di generosità. Noi poniamo questa esigenza, senza dettare il compito, per non lasciare la strada alla destra. Per me il campo progressista è fatto da una sinistra ricomposta e dai 5 Stelle. Che i 5 Stelle vogliano darsi un profilo che non sia esattamente collimante con quello del Pd non deve fare scandalo. Quindi anche quando non si condividono alcune posizioni ricordiamo che stiamo parlando di un altro soggetto. I 5 Stelle sono in una fase delicata, stanno cercando di fare quello che non hanno mai fatto, di darsi un profilo politico e una modalità di vita democratica. Questo può determinare degli scarti, ma mi pare che Enrico (Letta, ndr) sia molto convinto di non abbandonare il filo del dialogo. Anche perché sappiamo, ripeto, quali sono le alternative, cioè detto chiaro la vittoria delle destre".

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