Milano, 1 mar. (Adnkronos) - La guerra tra Russia e Ucraina infiamma i prezzi dell'energia e delle materie prime, con il rischio di alimentare la corsa dell'inflazione e di avviare una fase di recessione. E' quanto sottolinea Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria, l'associazione delle aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa quasi 224mila addetti per un fatturato di 52 miliardi di euro e una quota export sul giro d'affari complessivo del 57,1%. "La situazione geopolitica attuale -spiega Nocivelli- avrà ripercussioni sull'intero tessuto industriale e sul costo della vita in generale per tutte le famiglie italiane. L'aumento dei costi dell'energia e la scarsa reperibilità delle materie prime, iniziata ben prima dell'accensione del conflitto tra Russia e Ucraina, aveva già frenato la ripresa economica iniziata nel 2021, rallentando la produzione e riducendo la marginalità delle aziende". L'industria meccanica, continua il presidente di Anima, "parte da una base solida, ma un aumento ulteriore dei prezzi e la possibilità di un 'blocco' del mercato russo rischiano di avviare una fase di recessione. In questo momento è necessario che le istituzioni italiane ed europee guardino con attenzione al mercato per frenare le strategie speculative volte a valorizzare le commodity, ormai trattate come veri e propri asset finanziari".