Sicurezza, Urso: 'Con società digitale nuove frontiere, cambia prevenzione'

politica
AdnKronos
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Oggi la criminalità si è trasferita sulle criptovalute, è più facile fare un'estorsione su internet perché è più difficile prevenirla. Con quasi 10 anni di ritardo rispetto a Francia e Germania, finalmente è nata anche in Italia l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale per fare resilienza. Cambia la prevenzione e dovrebbe cambiare la repressione, ad esempio ancor non è ben configurato il reato di estorsione informatica". Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, nel corso del convegno 'Sicurezza in Italia, tra innovazione e Pnrr', organizzato in occasione del 50esimo anniversario di Sicurtransport, azienda leader nel settore della sicurezza e della vigilanza. "Oggi la criminalità si è trasferita sulle criptovalute, - ha affermato il presidente del Copasir - è più facile fare un'estorsione su internet perché è più difficile prevenirla. Con quasi 10 anni di ritardo rispetto a Francia e Germania, finalmente è nata anche in Italia l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale per fare resilienza. Cambia la prevenzione e dovrebbe cambiare la repressione, ad esempio ancor non è ben configurato il reato di estorsione informatica". Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, nel corso del convegno 'Sicurezza in Italia, tra innovazione e Pnrr', organizzato in occasione del 50esimo anniversario di Sicurtransport, azienda leader nel settore della sicurezza e della vigilanza. "Sono un convinto assertore" del ruolo che possono svolgere le aziende private per la sicurezza. "Nuove forme di conflitto nel mondo vengono realizzate non attraverso eserciti ufficiali ma attraverso la sicurezza integrativa - ha continuato - Ci siamo resi conto del problema con la vicenda dei marò in India, quando il parlamento ci mise una toppa consentendo che almeno sulle navi ci fosse una sicurezza privata. Il problema è più vasto". "Quante agenzie per la sicurezza esistono a tutela dei siti di imprese italiane all'estero - ha detto - penso siano in gran parte straniere, ma è più utile che a tutelare un gasdotto o una diga italiana non sia una agenzia per la sicurezza certificata all'estero ma che siano in futuro agenzie per la sicurezza garantite e certificate dall'Italia".

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