Roma, 13 apr. (Adnkronos) - La società del nostro Paese cambia, si evolve e invecchia. Invecchiare non significa vivere nel passato, ma avere un presente attivo e un futuro tutto da disegnare. In Italia ci sono 14 milioni di over 65 e tra circa 15 anni saranno 4,5 milioni in più. In Europa entro il 2070 il 30 % delle persone avrà un'età pari o superiore a 65 anni, rispetto al 20% di oggi. È stato questo il tema affrontato oggi nella riunione dell’Intergruppo parlamentare per tutelare la longevità voluto dal vicepresidente del Senato, Paola Taverna, che ha presieduto l’incontro a cui hanno dato il proprio contributo Ketty Vaccaro, responsabile dell'Area Welfare e Salute del Censis e Marco Daviddi, della Ernst & Young.Dai dati presentati oggi è emerso che, nonostante le differenze ancora esistenti tra regione e regione, ci sono tutti i presupposti affinché si possa vivere in condizioni migliori dopo una certa età. È in continua crescita, inoltre, negli ultimi anni il numero di anziani il cui grado di istruzione è superiore alla licenza media, il che li rende più attivi e curiosi dal punto di vista culturale.“I trend che sono emersi nell'incontro di oggi – sottolinea Taverna in una nota - confermano che in Italia abbiamo un problema che riguarda gli anziani, ma al contempo che si tratta di un problema superabile se c’è la volontà di farlo, a partire dalle Istituzioni. Le persone longeve non solo non vanno abbandonate, ma assistite e motivate a vivere una vita vera. Obiettivo dell’Intergruppo è quello di portare una vera rivoluzione che metta al centro la persona, partendo dai nostri nonni, spesso dimenticati e che, invece, possono sprigionare nella società un potenziale che ancora non può dirsi pienamente espresso I nostri anziani, insomma, rappresentano una risorsa per il Paese da tutti i punti di vista. E mi fa piacere – conclude la vicepresidente del Senato - che si tratti di un tema caro alle forze politiche in maniera trasversale e a tutti gli attori della società civile”.