Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Quasi 1 prodotto alimentare su 5 importato che arriva in Italia dall’estero non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori, a partire da quella sul caporalato, vigenti nel nostro Paese". E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dei vertice interministeriale sul caporalato con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, nel sottolineare che la piaga del caporalato deve essere combattuta in Italia e all’estero da dove arrivano molti dei prodotti agroalimentari consumati in Italia. "E’ necessario che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro", sottolinea il vice presidente della Coldiretti David Granieri nel sottolineare che "non è accettabile che alle importazioni sia consentito di aggirare le norme previste in Italia dalla legge nazionale sul caporalato". "A circa tre anni dall’approvazione della legge sul caporalato l’esperienza dimostra che la necessaria repressione da sola non basta ed è invece necessario - sottolinea Granieri - agire anche sulle leve economiche che spingono o tollerano lo sfruttamento, dalla lotta alle pratiche commerciali sleali fino alle agevolazioni concesse dall’Unione Europea alle importazioni low cost da Paesi a rischio".