Roma, 16 set. (AdnKronos) - "Come Aefi auspichiamo che il trasferimento paventato rimanga un’ipotesi. Temiamo, infatti, che il passaggio delle competenze tra i due Ministeri possa rallentare le attività e lo sviluppo dei progetti già avviati e volti a supportare il processo di crescita e internazionalizzazione delle nostre fiere e l’export delle nostre imprese". Così in una nota è Giovanni Laezza, il presidente di Aefi in merito al possibile trasferimento dell’attività di internazionalizzazione dal ministero dello Sviluppo Economico al Ministero degli Affari Esteri.Da anni, rileva, "collaboriamo con il Mise; un dialogo che è stato continuo e costruttivo e che, nonostante la pluralità dei referenti che si sono succeduti, ci ha permesso di far comprendere le problematiche del settore e ottenere alcuni riconoscimenti, come l’inserimento delle Fiere nel Piano Straordinario per il Made in Italy".La nostra preoccupazione, rileva, "è che l’intero comparto, che genera affari per oltre 60 miliardi di euro, dando origine al 50% dell’export delle aziende che vi partecipano, non venga sostenuto né riconosciuto quale strumento di politica industriale e che le nostre istanze vengano bloccate. In occasione della Giornata Mondiale delle Fiere dello scorso 6 giugno, era stato avviato l’iter per la costituzione di un tavolo integrato di confronto sul settore fieristico con Mise, Ice e tutti gli attori del sistema, per trovare insieme la migliore strategia volta a valorizzare e rafforzare il ruolo delle fiere. Speriamo quindi che presto questo tavolo possa concretizzarsi o che fin d’ora le fiere possano essere parte della cabina di regia per l’internazionalizzazione".