Palermo: Orlando assolto, non diffamò Sicindustria

cronaca
AdnKronos
Palermo, 10 set. (AdnKronos) - Il sindaco Leoluca Orlando non diffamò Confindustria Sicilia ma nell'esprimere, a partire dal 2012 e negli anni successivi, i propri giudizi critici sull'operato di alcuni suoi rappresentanti esercitò un "diritto di critica politica" e la "funzione di denuncia di competenza di un organismo politico importante quale può essere il sindaco di Palermo". Con queste motivazioni il giudice della Prima sezione civile del tribunale di Palermo Sebastiano Ciardo ha respinto la richiesta di risarcimento danni presentata dall'associazione degli industriali nei confronti del primo cittadino per un presunto danno d'immagine. Confindustria aveva chiesto un risarcimento di un milione di euro, il giudice ha rigettato la richiesta e condannato l'associazione al pagamento delle spese per oltre 20mila euro. Secondo quanto si legge nella sentenza, depositata oggi, le parole "di forte denuncia" pronunciate dal sindaco non trascesero "mai in forme di attacco gratuito ed infondato", trovando per altro in alcuni casi "drammatico riscontro nella cronaca giudiziaria". A Orlando, difeso dagli avvocati Massimiliano Mangano e Vincenzo Geremia, veniva contestato il presunto contenuto diffamatorio di diverse dichiarazioni rese alla stampa con le quali criticava il ruolo svolto dall'associazione degli industriali nel periodo dei governi regionali guidati da Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta. Oggetto di duri attacchi erano stati soprattutto i vertici dell'associazione rappresentati da Antonello Montante, Ivan Lo Bello, Giuseppe Catanzaro e Roberto Helg.

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