(AdnKronos) - "Solo dopo due ore di inutile attesa - spiegano - il responsabile check in acconsentiva di imbarcare Baioni ma quando questi tornava dopo cinque minuti accompagnato da un carabiniere al banco check in, senza la batteria, il responsabile gli comunicava la chiusura dell’imbarco, nonostante la compagna ed il minore avessero atteso il suo ritorno e fossero presenti gli addetti dell’assistenza disabili pronti ad accompagnarlo a bordo dell’aereo. E nonostante il gate di imbarco non fosse stato ancora aperto e l’aereo fosse in ritardo di oltre 30 minuti". Secondo gli avvocati, "c'era tutto il tempo" e "nessun motivo ostativo per imbarcare Baioni privo della batteria al litio, ma soprattutto di abbandonarlo a se stesso". Dopo il negato imbarco, denunciano i legali, "il responsabile check in non forniva alcuna assistenza ai tre passeggeri, non curandosi di prenotare loro un nuovo volo, di procurargli un pasto o un posto ove dormire, come previsto dalla normativa. Unico plauso va all’assistenza disabili che ha atteso fino alla chiusura dell’imbarco, nonché ad un carabiniere che ha chiesto alla società di gestione dell’aeroporto di far accomodare i tre passeggeri in una sala dell’aeroporto sino al mattino seguente, peraltro in condizioni precarie e non certo comode per un disabile. La condotta di Volotea - concludono - supera ogni limite nel rispetto di un disabile e di un minore. Le scuse non bastano occorrono i fatti".