Roma, 29 mag. (AdnKronos) - "Apprezziamo il fatto, emerso nell’incontro tenutosi a Roma, che sia passato il principio della solidarietà fra gli stabilimenti del gruppo Bosch, ma ora per Bari occorre un progetto industriale adeguato alle sue dimensioni. Sono ben duemila i lavoratori di Bosch Bari il cui futuro è a repentaglio a causa del continuo calo delle vendite del diesel". Così in una nota congiunta Fim, Fiom e Uilm. Dopo quasi un anno di confronto, rilevano i metalmeccanici della Cgil, Cisl e Uil, "si è giunti difatti, in sede locale a Modena, ad un’intesa sul trasferimento di alcune produzioni dal sito di Nonantola (Modena) a quello di Bari. La cosa è positiva sul piano del principio, poiché riconosce una sorta di solidarietà all’interno del Gruppo: ora devono concretizzarsi i progetti industriali adeguati alle dimensioni dello stabilimento pugliese. Non possono essere difatti le produzioni provenienti da Nonantola ad alleviare sul piano quantitativo il problema di Bari, che conta ben duemila dipendenti".