Roma, 27 mag. (AdnKronos) - "Lo 'stato di salute' di un partito è determinato non solo dai flussi in uscita (che indicano la capacità di 'difesa' dei partiti dagli attacchi degli avversari o, al contrario, la loro vulnerabilità). Importante è anche osservare i flussi in entrata, che indicano la capacità di penetrare in altri bacini di voti e conquistare nuove quote di elettori". E l'Istituto Cattaneo si è concentrato in particolare sui flussi in entrata di Lega e Pd. La Lega si attesta come partito 'piglia-tutto' e vede una "notevole capacità di penetrazione". Il "bacino attuale" del partito di Matteo salvini "è composto non solo da chi aveva già optato per la Leganel 2018 ma anche da grossi flussi di nuovi elettori provenienti dal M5s e da FI. Soprattutto al Sud il bacino attuale della Lega ha tratto dal M5s una notevole linfa". "Per il Pd -osserva l'Istituto Cattaneo- la situazione è ben diversa. Il suo attuale elettorato è composto nella quasi totalità da elettori consolidati (ossia da chi già lo aveva votato nel 2018). L’unica novità è costituita dall’apporto di Liberi e uguali. Per il resto, la capacità di penetrazione in altri bacini elettorali è quasi nulla: il Pd non attrae nuovi elettori. In particolare, non si registrano significative (ri)conquiste di elettori cinquestelle. Insomma, se i flussi in uscita dimostrano che il Pd è ancora vivo" ed ha fermato "l'emorragia di voti verso i 5 Stelle", i flussi in entrata"ci dicono che non è ancora tornato ad essere competitivo (e non lo sarà finché non riuscirà a riconquistare i voti che oggi sono del Movimento 5 stelle)".