Roma, 25 mag. (AdnKronos) - "Ci rivolgiamo a Lei quale garante dei principi della Costituzione che all'articolo 21 afferma il diritto di tutti i cittadini ad informare, informarsi ed essere informati, perché crediamo che il servizio pubblico garantito da Radio radicale, così ben descritto nella segnalazione urgente dell'Agcom, meriti di non finire e meriti per ciò una Sua dichiarazione". Lo chiede il Cdr dell'emittente radiofonica in una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella."Le decisioni prese dal governo con la legge di Bilancio -ricorda la rappresentanza sindacale- mettono a rischio dopo 43 anni la vita di Radio radicale. In queste settimane abbiamo ricevuto sostegno da ogni parte: partiti politici e singoli parlamentari, sindaci e amministrazioni locali, società scientifiche e personalità del mondo accademico, fondazioni culturali, tutte le componenti della magistratura associata, avvocati penalisti, civilisti e amministrativisti, scrittori, registi, attori, decine e decine di migliaia di cittadini. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua segnalazione urgente al governo, ha definito quello di Radio radicale un servizio di interesse generale che come tale non deve essere interrotto e che va garantito fino al generale riassetto del sistema e ad un nuovo bando di gara".