Fondazioni: Guzzetti, 'autonomia non si tocca'

economia
AdnKronos
Roma, 22 mag. (AdnKronos) - "L'autonomia delle Fondazioni non si tocca, lo dice la Corte Costituzionale. Ed è la premessa per fare quello che devono: innovare, stimolare la politica, sostenerla con finanza paziente, mettere insieme voci e bisogni. Intesa? Tutto è partito dalla scelta di vendere Cariplo a Ambroveneto, che offrì molto più della Comit. Cuccia non c’entra nulla. L’artefice è stato Bazoli che offriva un futuro industriale alla Cariplo banca e un patrimonio alla Fondazione che è diventato il suo potente motore per la missione filantropica. Ora un ruolo fondamentale è nelle mani di Messina, che ha già dimostrato di essere un grande banchiere, lo dicono anche i riconoscimenti internazionali". Così Giuseppe Guzzetti che martedì lascerà fondazione Cariplo, in un'intervista con 'Il Sole 24 Ore' ripercorrendo una storia lunga 22 anni."Ho voluto bene a tutti i progetti" con Fondazione Cariplo. "Quello di cui sono più orgoglioso è il rapporto con le istituzioni, Regione Lombardia e Comune di Milano su tutti. In questi 22 anni in questo grande capoluogo si sono succeduti sindaci di appartenenze politiche diverse: da Formentini ad Albertini e Moratti, da Pisapia a Sala. Con tutti loro abbiamo sempre avuto un rapporto corretto e trasparente. E da parte mia, che provengo dall’esperienza dell’autonomia e delle regioni, c’è sempre stato il massimo rispetto di tutti".Per Guzzetti le Fondazioni oggi "devono essere capaci di innovare, dialogare con le istituzioni, arrivare là dove lo stato sociale non riesce. E di mettere insieme: voci, bisogni e risorse del territorio".

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