Roma, 16 mag. (AdnKronos) - "Volevano bruciarmi, allora mi sono spostato". Così Beppe Grillo, nel numero di '7' in edicola domani, spiega il suo passo di lato. Il riferimento è alle tante cause intentate da dissidenti ed espulsi: "Malignamente vorrei sottrarmi alle cause... ma che domanda strana: è come mettere del fuoco al sedere di uno e poi chiedergli: 'Dica la verità, si è spostato per quello eh?'"."Il mio ruolo è come quello dei primi stati dell’Apollo: fornisci la spinta, l’energia, poi ti stacchi un po’. C’erano solo due possibilità: continuare a essere il capo del Movimento oppure assumere la posizione del garante". Le incursioni nel palazzo sono sempre più rare, ma non si dice deluso dalla politica: "È come stare sul traghetto mentre soffri il mal di mare, osserva.Il garante e fondatore del M5S traccia poi la differenza tra il pubblico di un comizio e il pubblico di uno spettacolo: "Se fai un passo di lato davanti alla platea di un teatro si incazzano, e hanno ragione. La piazza, da noi, è un fenomeno sconosciuto perché non è raccontato da nessuno in modo corretto, cercano solo di sminuirla o di aumentarla di importanza, a seconda dei casi".