Roma, 3 mag. (AdnKronos) - "L'Europa ha davanti a sé una sfida di portata storica: il grande progetto dell'integrazione deve recuperare identità e forza propulsiva, al riparo dai pericoli che si accompagnano al sistema internazionale globalizzato". Lo dice il premier Giuseppe Conte, intervenendo a Firenze a 'The State of the Union'. Per raggiungere questo obiettivo, per il presidente del Consiglio "è ineludibile una riflessione che presupponga un percorso di profonda e coraggiosa autocoscienza". "Come ho avuto occasione di affermare anche in altre sedi, negli ultimi anni, in Europa, la politica ha abdicato alla sua fondamentale funzione rappresentativa - sottolinea Conte - ha smarrito la capacità di intercettare i bisogni e le aspettative dei popoli, di cogliere, nel profondo, le paure e le speranze dei cittadini; si è mostrata distante e oligarchica, la politica europea, negli ultimi decenni, ha reso sempre più profondo il distacco tra governanti e governati, smarrendo le ragioni profonde che avevano sorretto, negli anni del secondo dopoguerra, la prima fase del processo di integrazione"."Per invertire questo processo, per rilanciare, in questo primo scorcio di XXI secolo, la democrazia in Europa, occorre, con urgenza, porre in essere un’azione coraggiosa che persegua soluzioni alternative a quelle puramente 'tecnocratiche', rivelatesi, non solo in Italia, fallimentari", rimarca ancora il premier.