Roma, 25 feb. (AdnKronos) - “Mancano ancora i moduli per il reddito di cittadinanza ed è alle prime battute il coinvolgimento delle Regioni ma per questa maggioranza di Governo la priorità è continuare a sostenere e rafforzare l’equazione poveri uguali furbi". Così la Senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive del Senato. "Una vergogna, indegna di un paese civile e di una democrazia che dovrebbe avere come priorità quella di sconfiggere ogni forma di povertà. Altro che cittadinanza. Si stanno costruendo - dice - tutti i presupposti per cui chi eventualmente avrà questo sussidio sarà costretto a provare vergogna, dovendo dimostrare in tutti i modi, non solo agli uffici preposti, di averne diritto". "Se per tutti questi mesi, ogni volta che ne hanno parlato, hanno messo le mani avanti su furbetti e divani, cosa ci aspettiamo che accada nel Paese? Chi avrà il reddito sarà guardato a vista. Uno da cui prendere le distanze. Se la loro idea di cittadinanza è questa, è evidente il rischio di un isolamento maggiore proprio per i poveri e gli invisibili”, afferma Bellanova. “Una domanda si impone: come mai quando abbiamo varato il Rei nessuno ha alimentato questo cancan sui furbetti? Semplice: per noi la priorità era ed è sostenere le fragilità sociali ed economiche con un ruolo centrale dei servizi sociali dei Comuni, che conoscono fin troppo bene le situazioni familiari delle comunità, e con misure concrete di reinserimento sociale ed economico. Una dinamica lineare e trasparente che non ha prodotto nessun equivoco e nessuna furbizia, nessuna frode". "Solo una misura universale contro la povertà che stava dando i suoi buoni frutti. Ecco perché - sottolinea Bellanova - sarebbe stato sufficiente, se veramente volevano sconfiggere le povertà, rafforzare e ampliare il Rei invece di cancellarlo per una misura confusa, pasticciata, inattuabile. Sarebbe stato sufficiente ascoltare chi sa veramente che cos’è la povertà e cosa è necessario per arginarla e sconfiggerla".