Roma, 8 feb. (AdnKronos) - "Domani il sindacato scenderà in piazza contro una manovra decisa dal governo che i lavoratori non condividono. Ma bisogna evitare che al danno si aggiunga la beffa. Manifestiamo perché le cose cambino, non perché cada un governo. Dall’esecutivo ci attendiamo risposte". Così Paolo Pirani, oggi pomeriggio, nel corso di una lunga intervista in diretta negli studi di “Radio Italia anni ‘60” dove ha parlato della crisi industriale, delle prospettive dell’economia italiana, della manifestazione sindacale che domani vedrà in piazza San Giovanni a Roma più di centomila persone chiamate a raccolta da Cgil, Cisl e Uil."Saremo in piazza - sottolinea Pirani - non contro qualcuno o qualcosa, ma per lo sviluppo, per l’occupazione, per uno stato sociale che funzioni e per far sì che l’Italia, nuovamente entrata in recessione, mantenga una prospettiva nell’industria e nelle attività produttive. I dati diffusi oggi dall’Istat sono estremamente preoccupanti, perché registrano la quarta contrazione consecutiva della produzione industriale. E’ un problema che tutti i principali settori di attività economica registrino delle variazioni tendenziali fortemente negative. Senza industria che cresce il Paese non è in grado di riprendersi".