Roma, 8 feb. (AdnKronos Salute) - Sono circa 23.000 i moduli sul biotestamento (o Dat, dichiarazioni anticipate di trattamento), scaricati a oggi dal sito dell'Associazione Luca Coscioni, a 2 anni dall'approvazione della legge sul biotestamento. I dati ufficiali da parte del ministero della Salute saranno invece trasmessi alle Camere entro il 30 aprile 2019 attraverso una relazione sull'applicazione della legge. "La legge è stato il primo passo, ora bisogna concretizzarla e permettere a tutti i cittadini di avere la libertà di conoscere e scegliere", dichiara Marco Cappato, leader Associazione Coscioni."Casi come quello di Eluana Englaro, di Welby e del più recente Dj Fabo - aggiunge alla vigilia dei 10 anni dalla morte di Eluana - sono stati importanti per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ora bisogna andare avanti. E' cambiato il modo di morire. Oggi la morte è diventata un processo, e le storie come quelle di Eluana evidenziano con forza quanto sia necessario oggi avere la possibilità di poter scegliere come porre fine alla propria vita. In Parlamento è iniziata la discussione sulla legalizzazione dell'eutanasia. Il Governo se ne tenga fuori, il Parlamento deve essere libero di discutere. Lo dicono anche i sondaggi: gli italiani sono sempre più a favore della libertà di scelta individuale, ed è questo il vero grande cambiamento di questi ultimi 10 anni"."Chiediamo a gran voce che sia attuato il Registro nazionale per le disposizioni anticipate di trattamento Dat - dichiara Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Coscioni - Con la finanziaria 2017 sono infatti stati stanziati 2 milioni di euro per la creazione della Banca dati nazionale dei testamenti biologici che sarebbe dovuta essere operativa entro il 30 giugno 2018; ulteriori 400 mila euro l'anno sono stati stanziati con la finanziaria 2018, eppure della Banca dati, nonostante i ripetuti proclami della ministra Grillo, ancora non vi è traccia". "Al contrario - rileva Gallo - c'è traccia del tentativo di modificare la legge sul testamento biologico in vigore da poco più di un anno, con modifiche che prevedono il deposito nel comune di nascita, autorizzando solo il medico curante ad estrarre copia delle Dat".