Roma, 7 feb. (AdnKronos) - “Continua anche stamani il confuso teatrino governativo sul Venezuela, con il vice-tutto Di Maio che ripropone la solita solfa dell’Italia neutrale. Ma di cosa parla? Il nostro Paese non dove scegliere tra un intervento in guerra o meno, ma tra l’appoggio ad una causa di libertà e di democrazia di un popolo oppresso ed affamato e quello ad un regime autoritario e sanguinario. È del tutto evidente che una tale opzione non possa generare né dubbi, né tantomeno l’astensione di cui vaneggia Di Maio, che nei fatti e nella pratica altro non è che un sostegno implicito e benevolo al regime chavista". Lo afferma Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e vicepresidente della commissione Esteri del Senato."Inoltre, prendere ad esempio la Libia per giustificare una posizione ingiustificabile, indegna ed inqualificabile -aggiunge- è fuorviante e denota un totale analfabetismo dei fatti, delle questioni e delle dinamiche internazionali, passate e presenti. La politica estera di un Paese è una cosa seria ed importante. È una materia cruciale, specie per una realtà come quella italiana, e non può essere il terreno di gioco per apprendisti stregoni che si professano puri ed democratici, salvo poi svelare, alla prima occasione, passioni 'sinistre' autoritarie e da regime. Forse è questa la democrazia diretta di cui parlano?”