Roma, 4 feb. - (AdnKronos Salute) - Sono bevande analcoliche, legumi, frutta fresca e pasta fresca e non, i cibi finiti in pattumiera negli ultimi 7 giorni che pesano, letteralmente, di più. In termini di frequenza, invece, in testa alla hit dello spreco ci sono pane e verdure fresche. Sono i dati del rapporto Waste Watcher 2019 di Last Minute Market / Swg, presentati in occasione della sesta Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare (5 febbraio), nel corso dell’evento ‘Zero waste, Zero Hunger’ oggi alla sede Fao di Roma. Nel dettaglio, 2 italiani su 3, il 64% degli intervistati, dichiarano di gettare il cibo solo una volta al mese (16%) o persino più raramente (48%). Il 15% lo fa una volta alla settimana e il 13% ogni due settimane, solo l’1% dichiara di sprecare quotidianamente il cibo mentre nel 2014/2015, ben 1 italiano su 2 dichiarava di gettare il cibo ogni giorno. Tornando ad oggi, 4 italiani su 10 (il 38%) dichiarano che la quantità di cibo acquistato e non consumato è diminuita rispetto a due anni fa.Eppure il cibo è in testa alla classifica degli sprechi degli italiani: negli ultimi 5 anni lo spreco alimentare supera di gran lunga la percezione degli sprechi idrici, energetici o monetari. Il settore alimentare è quello in cui si spreca di più per il 74% degli italiani, era il 60% nel 2014. Mentre lo spreco idrico segue per il 48%, quindi gli sprechi legati a mobilità (25%) ed energie elettrica (22%). Meno evidenti quelli di denaro e tempo.