Roma, 3 feb. (AdnKronos) - Era il 'ministro dell'armonia' perchè era "il collante della coalizione del Polo al governo nei tanti momenti difficili che aveva Berlusconi", ma "è anche vero che vi era un rapporto, non dico di armonia, ma di dialogo per cui poteva attagliarsi quella definizione anche in generale, con il restante mondo della politica". Sergio Mattarella, vicepresidente del Consiglio, ricordava così, nel settembre del 1999, in un convegno a Cerignola, sua città natale, Pinuccio Tatarella, scomparso pochi mesi prima. Rivelando un aneddoto relativo a quello che era stato un suo predecessore a palazzo Chigi: all'indomani delle elezioni del 1994, lo aveva spinto ad accettare la carica di vicepremier."Lui era perplesso -raccontò sempre in quell'occasione l'attuale Capo dello Stato- perchè lasciare il ruolo di capogruppo era una cosa che gli veniva piuttosto dura. Io gli dissi che lo capivo, ma lo spinsi, pur dall'opposizione, ad accettare, perchè dal mio punto di vista di oppositore pensavo che la presenza di Tatarella al governo, alla vicepresidenza, sarebbe stata un punto di dialogo, che sarebbe stato altrimenti difficile avere con altri".Parole che dimostrano un feeling che ha sempre contrassegnato i rapporti tra i due uomini politici, testimoniato dalla presenza di Mattarella al convegno, in programma venerdì prossimo, 8 febbraio, alle 11, a Montecitorio, nella sala della Lupa, organizzato dalle Fondazioni 'Tatarella' e 'Alleanza nazionale' per ricordare a vent'anni dalla morte lo storico esponente prima del Msi e poi di An, che seppe traghettare la destra al governo, teorizzando la necessità di dar vita ad un Polo unico dei moderati.