Parigi, 16 ago. (AdnKronos) - Anche la Francia corre ai ripari dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova e punta ad un piano per la manutenzione delle infrastrutture. Il ministro dei Trasporti, Elisabeth Borne, ha annunciato alla radio francese che a settembre presenterà "una legge di programmazione delle infrastrutture perché vogliamo avere visibilità nella durata". La sicurezza, afferma il ministro, "sarà la priorità del piano di programmazione che presenterò a settembre". Finora, rileva, "la nostra insufficienza di investimenti è stata manifesta: il 50% delle superificie delle carreggiate è da rinnovare mentre circa un ponte su dieci è in un cattivo stato".Secondo il rapporto dei consulenti Nibuxs e Imdm presentato al ministero dei trasporti francese a luglio 2018 le infrastrutture stradali non in concessione in Francia "sono fortemente invecchiate" e "il deterioramento delle carreggiate e delle opere infrastrutturali è preoccupante". Nel rapporto si evidenzia in particolare che su quelle infrastrutture non in concessione (che rappresentano 12.000 chilometri, l'1,2% della rete stradale transalpina ma rappresenta il 18% del traffico stradale) "i ponti sono minacciati: sui 12.000 ponti, un terzo necessita riparazioni. Spesso si tratta di piccole riparazioni in modo da evitare deterioramenti strutturali ma nel 7% dei casi i danni sono più seri".Il ministro Borne ricorda che nel 2018 "abbiamo aumentato di 100 milioni di euro i finanziamenti per la manutenzione delle opere infrastrutturali. La priorità è la sicurezza e sarà la priorità del piano di programmazione delle infrastrutture. Sulla rete stradale nazionale siamo passati da 700 mln di euro nel 2017 a 800 mln quest'anno e continueranno ad aumentare nei prossimi anni".