(AdnKronos) - Questo, sostiene Telatin, "a nostro giudizi apre un problema di cui sovente ci si dimentica: quello della concorrenza nel settore del credito. Operando in una economia di mercato che è concorrenziale per le imprese, dovrebbero realizzarsi le stesse condizioni strutturali anche per le Banche, mentre i dati evidenziano un rischio di duopolio nel sistema italiano. A tal proposito, bisogna studiare e analizzare l’evoluzione del Fintech, di cui molti oggi parlano, per comprendere se sia la chiave per aprire il mercato finanziario e del credito a nuovi Operatori o sia solo una tecnologia di cui i maggiori beneficiari sono gli Istituti di credito maggiori, grazie a un disponibilità finanziaria in grado di acquisire questo tipo di imprese più innovative e allo stesso tempo pericolose per il loro business".Dal presente studio, rileva, "emerge, analizzando i crediti presenti nelle Banche considerate, una diminuzione di circa 20 miliardi di crediti deteriorati netti rispetto la fine del 2017, segno dell’inizio di quelle operazioni di cessione in questo senso già annunciate", fa notare il Segretario Generale Uilca Massimo Masi, aggiungendo: "tale processo, che continuerà anche nei prossimi anni, rischia di essere penalizzante per i piccoli Istituti i quali, avendo uno stock di Nlp rilevante rispetto al totale dei crediti in bilancio, otterranno prezzi più bassi se paragonati a Competitor con volumi elevati. E questo potrebbe spingere il sistema a favorire le fusioni bancarie".La Uilca, prosegue Masi, "segnala da tempo le conseguenze negative di questi processi sulle Banche di piccole dimensioni, a maggior ragione se questi effetti rischiano di tradursi in un meccanismo continuo di fusioni e cessioni". Il segretario Generale sottolinea, inoltre, come il negativo sugli utili del secondo semestre sia un risultato allarmante di cui più volte la Uilca ha fatto previsione, date le entrate straordinarie della prima fase da considerare in quanto tali. "Dobbiamo far sì, ancor più alla luce di quanto emerso da questi dati, che le Lavoratrici e i Lavoratori di tutto il sistema del credito siano adeguatamente tutelati e che le loro garanzie non siano messe in discussione dall’altalenanza dei risultati dell’Azienda".