(AdnKronos) - All’interno di questo aggregato, evidenzia la ricercatrice del Rie, "cresce il ruolo del gas naturale mentre si riduce leggermente quello di petrolio e carbone. In evidente aumento il peso delle rinnovabili, guidate da eolico e solare, anche se la quota complessiva resta ancora esigua e pari al 3,6% del totale, dato che si confronta con l’1% di dieci anni fa". Anche la generazione elettrica mantiene il suo ruolo centrale, "assorbendo oltre il 40% della domanda primaria globale. Una dinamica attesa rafforzarsi considerando il processo di elettrificazione in corso, atto a rispondere alle esigenze poste dalla transizione energetica di aumentare il ruolo delle rinnovabili nel mix energetico mondiale" precisa Proietti Silvestri specificando come malgrado ciò "le emissioni di anidride carbonica, dopo diversi anni di sostanziale stasi, hanno ricominciato a crescere ad un ritmo superiore rispetto al passato decennio (+1,6% vs 1,3%), in contrasto con quanto richiesto dall’Accordo di Parigi". Vera novità del Bp Statistical Review 2018 è però l’introduzione, per la prima volta, di una panoramica su alcuni minerali e metalli che stanno entrando nei processi produttivi energetici, in particolare il litio e il cobalto che sono alla base, tra le altre applicazioni, della realizzazione delle batterie elettriche. "Per quanto riguarda il litio, il Cile detiene la maggior parte delle riserve certe, seguito da Australia e Argentina – ricorda l'analista del Rie –. Tra il 2015 e il 2017, la produzione è aumentata di quasi il 50%, trainando al rialzo i prezzi che sul periodo sono più che raddoppiati. Il cobalto, invece, ha una maggiore concentrazione geografica con la Repubblica Democratica del Congo che è il primo produttore (66%) e detentore di riserve (49%) al mondo".