Milano, 26 giu. (AdnKronos) - Andare "oltre il Pd" non è necessario, secondo l'architetto Stefano Boeri, già esponente di spicco del partito. "Aveva il 41% quattro anni fa. Credo che non sia tanto un tema di 'brand', ma un tema di sostanza e di quale può essere il Dna di un modo diverso di rappresentare le esigenze del Paese". La sua idea è che si debba ripartire dai territori dove il centrosinistra è ancora vincente, tra cui Milano. "Bisognerebbe ripartire dalle esperienze che dimostrano che c'è ancora un senso nel rappresentare la sinistra in Italia. Penso a Milano e ad altre piccole realtà che ci raccontano un modo di far politica che il Pd ha abbandonato. Penso a Seregno, a Brescia, ma anche ad altre realtà del Sud, come Brindisi dove ci sono segnali che vanno guardati con attenzione", spiega l'archistar all'Adnkronos. "Probabilmente - sottolinea - la sinistra si è sclerotizzata in un sistema di logiche di potere centrali e ha perso molto sul territorio: questa è la sfida". Sulla possibile leadership di Carlo Calenda non si sbilancia. "Calenda è stato un ottimo ministro, ottimo come lo sono altre figure interessanti nel panorama italiano in questo momento". Il suo modello è Milano. "Quando penso a Milano, penso a una città dove la politica è fatta di istituzioni che hanno leader con opinioni politiche diverse, eppure è una città che sta marciando con forza e consenso. Questo è un modello di sinistra: pragmatismo e capacità di finalizzare i progetti".