Milano, 26 giu. (AdnKronos) - “Il Gruppo Intesa Sanpaolo è l’unica realtà in Italia che utilizza un modello di due diligence tecnologica a supporto della valutazione creditizia delle startup, Dats, uno strumento innovativo che dal 2016 utilizza le metriche di valutazione del Venture Capital e ha consentito di aumentare la quota di mercato di nuove imprese finanziate con il fondo centrale di garanzia dal 9% al 21%". Lo ha spiegato Luca Pagetti, responsabile Finanziamento e Crescita Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center, intervenendo all’Italian Venture Capital & Startup Summit in corso oggi a Milano."Abbiamo iniziato - ricorda - investendo soprattutto nel Fintech, ma oggi siamo attivi in più settori, specialmente in quelli che trainano il made in Italy nel mondo, come fashion, design e food, senza dimenticare il turismo, l’healthcare, l’automotive, l’energia e le costruzioni di nuova generazione". "Nel ciclo di vita di una startup innovativa, il percorso di crescita in chiave finanziaria è sostenibile solo ricorrendo a fonti di finanziamento esterne, in particolare agli investimenti equity da investitori qualificati come i fondi di Seed e Venture Capital, i Business Angels e più recentemente l’Equity Crowdfunding. In Italia, il fabbisogno annuo di capitali per le startup è di 1 miliardo di euro, ma per il 75% non è coperto né da operatori specializzati né da banche. Il funding tramite Venture Capital, in particolare, è 10 volte inferiore alla media Ue” ha evidenziato Pagetti.