Milano, 4 lug. (AdnKronos) - "Con un pacco di riso su quattro venduto in Italia che ormai contiene prodotto straniero all’insaputa dei consumatori è importante il pressing sull’Unione Europea a difesa del made in Italy". E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la richiesta avanzata dal Governo italiano alla Commissione europea per l'applicazione urgente della clausola di salvaguardia per il ripristino dei dazi sulle importazioni di riso lavorato dalla Cambogia, l'autorizzazione a sperimentare in Italia l'introduzione dell'obbligo di indicazione dell'origine in etichetta per il riso e misure straordinarie di sostegno al reddito dei risicoltori e di rilancio di una coltura strategica per l'Unione. "L’Italia – ricorda la Coldiretti - è il primo produttore europeo di riso su un territorio di 237mila ettari coltivato da 4263 aziende, per una produzione di 1,58 miliardi di chili, con un ruolo ambientale insostituibile e opportunità occupazionali, ma la situazione sta precipitando e a rischio c’è il lavoro di oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera. A livello lombardo si coltivano oltre centomila ettari a riso e la culla del chicco si conferma Pavia, prima provincia risicola d’Europa con oltre 84 mila ettari".