Palermo, 4 lug. (AdnKronos) - Beni per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del nucleo Investigativo di Palermo a Nicolò Ferrara, 64 anni, detto 'Mazzè'. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Gaetano Guardì, hanno permesso di accertare come l'uomo e la sua famiglia, benché formalmente privi di qualsivoglia capacità economica e reddituale, fossero proprietari di numerosi beni immobili e mobili registrati "derivanti dal reinvestimento delle somme illecitamente accumulate nel corso della carriera criminale" spiegano gli investigatori dell'Arma.I sigilli sono scattati per quattro ville a Carini, due delle quali dotate di piscina; un appartamento a Palermo e tre rapporti bancari. Le indagini patrimoniali sono state avviate nel maggio del 2009 quando Ferrara, ritenuto esponente di spicco del mandamento mafioso di Palermo San Lorenzo, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione 'Eos'. Per gli investigatori era "l'interfaccia di Cosa Nostra nel quartiere Zen dove gestiva le estorsioni, i traffici di stupefacenti e l’occupazione abusiva degli immobili". Ferrara è stato condannato a 8 anni di reclusione.